Il Piano Nazionale Transizione 4.0 offre alle aziende la possibilità di usufruire di un credito d’imposta per gli investimenti in beni strumentali tecnologicamente avanzati, beneficio garantito anche nel caso di acquisto di beni “ordinari”.
Tuttavia, per poter beneficiare del bonus, è necessario soddisfare una serie di requisiti previsti dalla normativa vigente.
Mentre i requisiti per i beni ordinari sono più semplici da soddisfare, quelli per i beni dell’industria 4.0 richiedono un’analisi più approfondita.
La perizia o l’attestazione di conformità descrivono una situazione oggettiva riscontrata alla data dei rilievi tecnici, e attesta l’avvenuta interconnessione e il rispetto di tutti gli altri requisiti richiesti alla data in cui è rilasciata ma, come specificato nella Circolare Mise del 23 maggio 2018, n. 177355, occorrerà comunque garantire il mantenimento dei requisiti obbligatori nei periodi successivi.
Infatti, in un momento successivo alla redazione della perizia, potrebbero verificarsi una serie di eventi potenzialmente in grado di far decadere alcuni dei requisiti tecnici obbligatori, rendendo di fatto il bene non più conforme alla normativa.
Le aziende che non attestano il mantenimento dei requisiti dei beni 4.0 oggetto di investimento, rischiano la revoca del beneficio e severe sanzioni sia di carattere amministrativo che penale.
Se ne deduce, quindi, che l’azienda debba non solo porre attenzione affinché i beni mantengano nel tempo previsto i requisiti, ma che debba anche dotarsi di una adeguata documentazione che dimostri inequivocabilmente che il bene abbia mantenuto nel tempo le caratteristiche obbligatorie.
Il tema interessa sia le aziende che hanno già acquistato un bene 4.0 usufruendo del credito d’imposta sia le aziende che invece stanno valutando un investimento potenzialmente idoneo per la fruizione dell’agevolazione fiscale.
In caso di controlli da parte delle autorità competenti che, ricordiamo, possono essere effettuati anche a distanza di anni, l’audit rilasciato da una terza parte consente all’azienda di dimostrare che durante il periodo di fruizione del beneficio, il bene ha continuato ad essere tecnicamente conforme.
Il processo di audit 4.0 assume poi un’importanza ancora maggiore in tutti quei casi in cui sia intervenuto un cambiamento nei processi produttivi o un aggiornamento dei software aziendali utilizzati.
La perdita anche di un solo requisito può causare la revoca del credito d’imposta 4.0, pertanto, è importante coinvolgere professionisti esperti nella pianificazione e nella sorveglianza dell’investimento, per garantire la crescita dell’azienda, il miglioramento dell’efficienza produttiva e il risparmio sui costi relativi all’investimento realizzato.
Il nostro servizio di Audit 4.0
Individuazione e valutazione dei requisiti tecnici obbligatori
Supporto ingegneristico per il ripristino dei requisiti eventualmente non rispettati
Rilascio del report di conformità
Sopralluogo annuale per verificare lo stato dell’arte dei beni oggetto di agevolazione
Assistenza in caso di controllo
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